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19 gennaio 2013

RICETTA CAVATELLI FRESCHI DI FARRO CON RAGU' FINTO

Da tempo sono alla ricerca di sapori antichi e di piatti poveri. Ecco allora la mia ricerca di ricette in cui usare pasta fresca fatta con farine che solo da poco stanno tornando in uso, ma che sono state sempre usate in passato. Quasi un secolo fa le farine raffinate erano un lusso e la povera gente usava solo le farine integrali dei cereali che aveva a disposizione. Dopo le guerre mondiali, con il boom economico, si passò ad usare le farine bianche e raffinate lasciando nel dimenticatoio quelle integrali. Spesso mi torna in mente quello che ci raccontava mia madre quando noi fratelli eravamo piccoli riguardo a mia nonna. Durante la seconda guerra mondiale era difficile trovare da mangiare, la farina bianca scarseggiava e si trovava solo al mercato al nero, l'unica che si riuscisse a trovare, ma sempre con difficoltà era quella nera. Non ho mai capito di preciso che farina fosse, ma di certo era integrale, perchè, ci raccontava, che c'era della crusca in mezzo alla farina. La cosa che ci divertiva era sentire che mia nonna preferiva non mangiare nulla preparato con quella farina, poichè non le piaceva affatto...insomma meglio non mangiare il pane piuttosto che mangiare il pane nero. Forse proprio perchè a casa mia non si è mai mangiato nulla di integrale, da quando ho una mia famiglia cerco di usare il più possibile alimenti integrali.
Ma torniamo a mia nonna e ai cavatelli....è lei che mi ha insegnato a fare la pasta fresca. Ogni domenica mattina, da brava barese, lei faceva le orecchiette e a me che volevo pasticciare con lei, finchè sono stata piccola piccola, non veniva permesso di fare nulla fuorchè lavorare l'impasto un po' alla volta per ammorbidirlo e riscarldarlo e permettere a lei di fare le orecchiette. Quando sono diventata un po' più grandetta, ha iniziato a farmi provare a fare la pasta, certo non le orecchiette che sarebbero state un po' troppo difficili per una bimbetta qual ero, bensì i cavatelli,  davvero molto facili per tutti. E' per questo che ogni volta che faccio i cavatelli o le orecchiette ripenso con nostalgia a quelle domeniche mattina passate felicemente a pasticciare di fianco a mia nonna. Sono ricordi che mi emozionano molto e mi fanno tornare indietro di anni. Per l'impasto lei usava rigorosamente semola di grano duro, io ora spazio fra i vari semolati e farine e prediligo gli integrali.
In effetti solo da poco si stanno riscoprendo i prodotti integrali che non sono ancora riuscita a capire perchè si trovano sul mercato a prezzi pazzeschi, eppure contengono anche la crusca che viene considerato un materiale di scarto. Misteri delle leggi di mercato!!!!

Eccomi allora a preparare dei cavatelli di farina integrale biologica di farro conditi con un sugo semplicissimo che era il ragù di chi non poteva permettersi quello di carne.
Ho abbinato un prosecco Storica Carpenè Malvolti.


INGREDIENTI:
(per i cavatelli)
  • 400 g di farina integrale biologica di farro Ciaobio
  • sale fino q.b.
  • acqua tiepida q.b.
(per il ragù finto)
  • 1 costa di sedano
  • 2 carote
  • 1 cipolla
  • 3 cucchiai di olio evo
  • 1 bottiglia di passata di pomodoro
  • sale q.b.
  • formaggio grattugiato
      casseruola Risolì

PREPARAZIONE:

Con la farina, il sale e l'acqua tiepida fare un impasto morbido, ma non appiccicoso, che metteremo sotto una ciotola capovolta e da cui prenderemo un po' alla volta un pezzetto di pasta che lavoreremo fino ad avere un serpentello grande quanto un mignolo, lo taglieremo a pezzetti lunghi 1 cm e lo incaveremo spingendo col pollice e facendo scivolare il pezzetto di pasta sulla spianatoia. Fare così fini ad esaurimento della pasta.
In un tegame mettere l'olio e le verdure tritare finemente, far stufare leggermente, aggiungere la passata di pomodoro e 1 bicchiere di acqua, regolare di sale e far cuocere a fiamma bassa fino a far restringere il sugo alla densità desiderata, ma non meno di mezz'ora. Lessare i cavatelli in abbondante acqua salata, condirli con il ragù finto e spolverare di formaggio gratuggiato. Servire caldissimi.

Con questa ricetta partecipo al contest "Il sapore dei ricordi" del blog La cucina leggera, ma non troppo.
Francesca, questa ricetta è per te...sperando ti faccia emozionare!!!


33 commenti:

  1. Il tuo post è molto bello!!!! Anche io ho avuto una nonna speciale come la tua! Ottima ricetta! Buon fine settimana

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  2. Bingo!!! sei riuscita a farmi emozionare, forse perchè anche io avevo un rapporto bellissimo con mia nonna, fatto di impasti e torte. Grazie per il racconto e grazie per la ricetta. Faccio la pagina e inserisco subito la tua ricetta. In bocca la lupo, ti voglio bene!

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  3. Bellissimo post, emozionante per ciò che la tua dolce nonna ti ha trasmesso. Sono molto sensibile a queste cose.. lo sai.. e mi ha davvero regalato sensazioni. L'integrale lo adoro davvero.. questi cavatelli sono la fine del mondo, un bacione! :)

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  4. Leggo sempre con piacere questi racconti delle nostre famiglie, dei nostri nonni. I loro erano periodi duri e secondo me per questo tua madre non ha voluto che nella sua famiglia ci fossero le farine integrali, non voleva ricordare quei periodi. Tua nonna è stata brava ad insegnarti i cavatelli e tu sei stata bravissima a imparare. Complimenti.
    Buona domenica.

    pastaenonsolo.blogspot.it

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    1. Probabilmente hai ragione, solo il meglio per noi figli del benessere!

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  5. Hai ragione, anche io mi chiedo perché siano così costose le farine, soprattutto quelle integrali, oltre che faticare a trovarle....

    Davvero invidiabile la tua manualità. Sei bravissima e grazie alla tua nonna che ti ha insegnato a creare questi caratell!

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  6. Ehm....scusa ma il tablet ha sbagliato a scrivere, volevo dire cavatelli!!

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  7. purtroppo non ho mai conosciuto le mie nonne, sono morte entrambe prima che io nascessi, un piatto così l'avrei apprezzato di sicuro ! Un bacione

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    1. mi dispiace che tu non abbia avuto la fortuna di conoscere almeno una delle nonne!

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  8. Un piatto e racconto meraviglioso!!
    ciaa Francesca

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  9. Che bella l’immagine della tua nonna intenta a fare la pasta! A me la mia manca ancora tanto e il suo ricordo è qualcosa di prezioso. Adoro le farine integrali e quella di farro in particolare. Al contrario della tua nonna il pane lo preferisco decisamente “nero” :) Gustosissimo il tuo primo. Un bacione, buona settimana

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    1. Le persone che non ci sono più le portiamo sempre con noi.....anche a me piace molto il pane nero!

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  10. mai preparati i cavatelli, tanto meno di farro, deve essere squisiti, un abbraccio SILVIA

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  11. Che bello anch'io pasticciavo con la mia nonna, che bei ricordi!!! IL tuo piatto di pasta è favoloso!!!
    Bacioni

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  12. che emozione leggere questo tuo post, in te etua nonna mi soo rivista io con la mia, anche lei mi ha insegnato a fare lapasta in casa e man mano che crescevo aumentava il livello di difficoltà, sono counque convinta che non ho raggiunto nè raggiungerò mai i suoi livelli. Sull'integrake concordo con te c'è dietro qualche leggina di mercao per metterla in arba a chi vuole stare un pò più atteno alle fibre nell'alimentazione e ti prendono a mazzate facendoti pagare tutto come fosse oro.
    Per i cavaelli che dire, tua nonna srebbe stata orgogliosa e li avrebbe apprezzati anche così con la farina integrale. un bacio

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    1. Le orecchiette alla barese bene come le faceva mia nonna non credo che riuscirò mai farle!

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  13. Adoro i cavatelli pugliesi, quando vado a far la spesa li compro spesso! Ottimo l'abbinamento con il ragù finto! Buona settimana :)

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    1. il ragù finto è un condimento leggero che si adatta molto alla pasta fresca!

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  14. ma che emozione! a casa mia la pasta fresca non si facva quasi mai e quando capitava era perchè mia madre era in vena....bellissimo post e cavatelli superlativi

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  15. carissima io purtroppo nn ho mai conosciute le mie nonne... e non ho avuto il piacere delle loro coccole e insegnamenti... questo post mi ha commosso sai?.. complimenti per questi cavatelli.. eccezionali.. un abbraccio ale:*

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  16. Un bellissimo post che mi ha riempito di tanta emozione, e una pasta favolosa. Buon pomeriggio Daniela.

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