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16 ottobre 2018

PUCCE ALLE OLIVE

Pucce alle olive
Come ormai faccio da diversi anni anche quest'anno non potevo mancare all'invito di Zorra.
E' diventata una piacevole abitudine partecipare al World Bread Day.
Io sono anni che faccio il pane in casa utilizzando il lievito madre solido e solo da pochi mesi mi sono convertita al licoli.
Me lo dicevano tutti che se provavo il licoli non sarei tornata indietro e devo dire che effettivamente panificare con il licoli dà una soddisfazione incredibile. L'impasto quasi esplode in lievitazione.
A me piace fare il pane in casa. L'odore del pane in cottura ha un che di miracoloso ogni volta, è profumo di casa, di intimità, di focolare domestico.
Dona sensazioni incredibili che nient'altro può dare.
Come ogni anno l'indecisione su che pane presentare oggi c'è stata come pure i tentativi di pani molto particolari.
Uno dei pani con cuio ho partecipato e a cui sono più affezionata è questo qui.
Vabbè, lasciamo perdere alcuni risultati. 😂😂😂
Alla fine ho scelto le pucce con le olive, un pane tipico salentino che a me piace davvero molto.
Originariamente si preparava per l'Immacolata, ora si prepara tutto l'anno.
E' un pane con lievito madre e di sola semola semplice da fare e molto buono da mangiare.
Vi spiego subito come ho preparato le pucce alle olive con cui dò il mio contributo al World Bread Day 2018.
Una nota è doverosa.
 Le olive celline che tipicamente si usano per le pucce si usano col nocciolo.
Alcuni le mettono snocciolate, ma non è più la stessa cosa. Data la difficile reperibilità di queste olive lontano dal Salento, potete adattarvi ad usare olive nere di altro tipo purchè piccole, ma ovviamente il sapore sarà diverso.
La mia ricetta è con il licoli, ma voi potete usare il lievito di birra e chiaramente cambieranno i tempi di lievitazione.
Io ho impastato con la planetaria, a mano è possibile, ma molto faticoso perchè bisogna raggiungere l'incordatura.

pane_tipico_salentino

INGREDIENTI:
  • 500 g di semola rimacinata
  • 150 g di licoli rinfrescato la sera prima e usato al mattino (in alternativa 5 g di lievito di birra fresco)
  • 2 cucchiaini di sale fino
  • 300 g circa di acqua tiepida
  • olive celline q.b. (io ho usato quelle in salamoia non trovando qui da me quelle fresche)
  • 20 g di olio evo
tipico_celline_saporito

PREPARAZIONE:
Ho messo nella ciotola della planetaria la semola, il licoli, l'olio e un po' di acqua e ho iniziato ad impastare con la foglia aggiungendo altra acqua un po' alla volta. Dopo aver usato circa metà dell'acqua ho aggiunto il sale. potrebbe sembrarvi a questo punto che l'impasto indurisca un po', ma continuate ad impastare a velocità media.
Continuate ad impastare fino ad aggiungere tutta l'acqua lasciandone giusto un po' da parte.
L'impasto risulterà molto molle ed appiccicoso, ma dovete continuare ad impastare fino a raggiungere l'incordatura e l'impasto si staccherà dalle pareti della ciotola risultando liscio e lucido e molto elastico.
A me sono serviti circa 20 minuti.
Ho quindi tolto la foglia e messo il gancio per serrare l'incordatura con la planetaria a velocità massima per un paio di minuti. L'impasto alla fine deve rimanere tutto attaccato al gancio.
A questo punto ho tolto la ciotola dalla planetaria e ho aggiunto le olive celline sgocciolate ed asciugate con carta da cucina e le ho inserite nell'impasto con delicatezza impastando per distribuirle in modo uniforme e cercando di non farle rompere per non sporcare l'impasto, perchè le olive celline macchiano davvero tanto.
Ho fatto lievitare in una ciotola unta di olio coperto da pellicola fino al raddoppio, Il mio impasto ha impiegato circa 6 ore a raddoppiare.
Ho versato un bel po' di semola rimacinata sulla spianatoia, ho svuotato l'impasto lievitato sopra e ho cosparso la superficie con altra semola rimacinata.
ho preparato una ciotolina piena di semola rimacinata dove passare le pucce man mano che le preparavo.
Aiutandomi con un tarocco e facendo sempre attenzione a non rompere le olive ho staccato dei piccoli pezzi di impasto che ho passato nelle ciotolina con la semola.
Non c'è una forma prestabilita per le pucce, ma le più diffuse assomigliano a piccole ciabatte.
Ho cercato di avere una pezzatura abbastanza uguale per avere una cottura uniforme. 
Ho quindi sistemato le pucce in una teglia facendo attenzione che l'impasto risultasse capovolto rispetto al senso in cui ha lievitato.
Ho cucinato a 250° in forno a temperatura con un tegamino pieno d'acqua sul fondo per circa 20 minuti, poi ho tolto il tegamino e ho continuato la cottura a 200° fino a quando sono risultate appena dorate.
Ho fatto raffreddare su una gratella.
Alla fine le pucce devono risultare appena croccanti, non dure e molto morbide all'interno.

Con questa ricetta partecipo anche quest'anno alla raccolta di Zorra #worldbreadday2018
#wbd2018 #worldbreadday

World Bread Day, October 16, 2018

6 commenti:

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