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24 febbraio 2025

ZUPPA DI ORZO

Zuppa di orzo
Non ho mai nascosto che io adoro la montagna e la sua cucina. Certo sono piatti dal gusto deciso e particolare, affumicato, ma prepararli mi riporta indietro alle mieamate montagne e per me che abito al mare è già qualcosa.
Non è la prima volta che preparo un piatto montanaro. 
In passato ho pubblicato la ricetta dei bretzel che mi porto dietro in escursione quando sono sulle Dolomiti.
La zuppa di orzo la si trova in tutti i rifugi. E' un comfort food delizioso quando si arriva stanchi e magari anche infreddoliti in un rifugio. Ci si ritrova ad assaporare una cucchiaiata dopo l'altra il sapore cremoso della zuppa di orzo, calda e dal sapore leggermente affumicato dato dallo speck o dalla carne di maiale affumicata.
E' un'esperienza che tutti dovrebbero fare. Mangiare un piatto tipico in rifugio è un conforto per il fisico e lo spirito.
Io ho usato lo speck per preparare questa zuppa perchè purtroppo io qui non trovo il maiale affumicato.
La ricetta l'ho presa dal libro "Semplice e buono - La cucina autentica delle Dolomiti" che mi è stato regalato dalla mia cara amica Anna che vive a Bolzano.
Ho leggermente modificato la ricetta adattandola agli ingredienti che avevo a disposizione.
Io ho usato dei cipollotti di Tropea che avevo in casa invece dei porri e il sapore è risultato più dolce.
Se decidete di farla sappiate che il profumo in casa vi farà venire una fame pazzesca!

piatto_montanaro

INGREDIENTI:
  • 100 g di orzo perlato
  • 1,5 litri di acqua

2 maggio 2022

RÖSTI DI PATATE FARCITO DI SALAME E SCAMORZA

Rösti di patate farcito di salame e scamorza
Per chi non lo sapesse il rösti è una specie di frittatina di sole patate, senza uova, cucinata in padella leggermente unta di olio ed è un piatto tipico dei paesi di montagna. Solitamente sono di sole patate, talvolta nell'impasto viene aggiunta cipolla tritata o speck a dadini.
Io ho voluto provare a farcirlo nel mezzo con dadini molto piccoli di salame cacciatore Alfiere del Suino D'Oro del Salumificio La Rocca che potete acquistare su Amazon o sul loro sito aziendale e dadini di scamorza leggermente asciutta.
L'audacia è stata premiata. 
Vi dico solo che è sparito in un attimo e i miei uomini ne avrebbero voluti anche altri. Li devo rifare prestissimo.
Potrebbe sembrare un'impresa ardua ma sono davvero molto semplici, basta solo avere un po' di pazienza e mantenere la fiamma bassa per non bruciarli. Le foto sicuramente aiuteranno a capire come fare. Mi scuso se nel foto tutorial non c'è l'immagine della farcitura con la scamorza sopra al salame. Mi sono dimenticata di farla 😁.
Bando alle chiacchiere e vi spiego come farli. 
Una precisazione: io ho fatto questa farcitura perchè a me piace moltissimo il salame con la scamorza. Voi potete farlo con qualunque cosa che non perda liquido col calore.
Per le quantità regolatevi in base a quanti rösti volete fare e di che dimensione. Il mio ha un diametro di circa 15 cm e mi sono serviti circa 400 g di patate, 150 g circa di salame e 200 g circa di scamorza asciutta.

interno_rosti_farcito_di_salame_alfiere_e_scamorza

INGREDIENTI:
  • Patate q.b.
  • Salame cacciatore Alfiere del Salumificio La Rocca q.b.
  • Scamorza asciutta q.b.
  • Olio evo q.b.
rosti_farcito_di_salame_e_scamorza

PREPARAZIONE:
Ho tagliato a dadini piccoli il salame privato della pelle e l'ho tenuto da parte.
Poi ho tagliato a dadini e tenuto da parte anche la scamorza.
Ho lavato bene le patate con la buccia, le ho asciugate, le ho pelate e grattugiate con la grattugia per le verdure a julienne.
Le ho messe in una ciotola grande.
Ho preso un pugno di patate grattugiate alla volta e le ho strizzate molto bene fra le mani per eliminare tutto il liquido di vegetazione e le ho messe in un'altra ciotola asciutta.
Ho unto una padella antiaderente con olio evo aiutandomi con un pennello e ho distribuito le patate grattugiate in quantità tale da ricoprire tutto il fondo della padella con uno strato abbastanza spesso e compatto.
Sopra ho messo prima uno strato di salame a dadini e poi la scamorza evitando i bordi.
foto_tutorial_rosti_farcito

Ho ricoperto con un altro strato di patate a chiudere il rösti cercando di sigillare bene i bordi.
Ho iniziato a cuocere a fiamma bassa col coperchio per 5 minuti inizialmente, poi aiutandomi con una paletta ho controllato la doratura. Il rösti è pronto da girare quando ha preso un colore bruno, ma non bruciato.
Con l'aiuto di un piatto l'ho girato e ho fatto cuocere l'altro lato sempre con il coperchio.
Ho servito appena pronto ben caldo.

NOTA: le patate non vanno assolutamenbte lavate dopo averle grattugiate perchè l'amido fa da collante               durante la cottura e permette che le patate si compattino. 

15 marzo 2021

GAZPACHO MANCHEGO DE LA RODA

Gazpacho Manchego de La Roda
Qualche settimana fa è arrivato un pacco a casa mia direttamente dalla Spagna e per la precisione da La Roda.
Una cara amica di mio figlio, Marifè C. M., ci ha spedito dei prodotti tipici della sua zona e poi ha inviato anche tutto il necessario per preparare un piatto tipico della sua città, appunto il gazpacho manchego de La Roda con tanto di tegame specifico per prepararlo e relativa ricetta.
Io adoro la cucina spagnola e non è la primavolta che mi cimento in piatti spagnoli.
Quello che preparo più volentieri è la paella de mariscos.
Devo dire che sono passati i giorni e io non mi cimentavo nella preparazione. Volevo fare tutto con molta calma.
Infine il giorno è arrivato. 
Avevo tutti gli ingredienti a disposizione tranne la prebella che ho visto essere un'erba aromatica tipica spagnola della famiglia del timo. Il timo faceva parte degli ingredieni per cui non mi sono preoccupata più di tanto di non averla. Devo dire che pensavo fosse tutto molto più complicato di quello che poi si è dimostrato. Il sapore ha conquistato davvero tutti qui a casa. Le spezie che noi adoriamo rendono il piatto delizioso e confesso che si sentono il giusto per rendere tutto molto più profumato e stuzzicante. 
E' inutile dire che abbiamo spazzolato tutto fino all'ultimo pezzetto.
Le dosi sono abbastanza indicative, dipende un po' dal vostro appetito. Per esperienza in Spagna non sono mangioni e quindi le porzioni potrebbero risultare un po' ridotte. Io comunque vi riporto le dosi della ricetta così come ce l'ha spedita Marifè.
Negli ingredienti metto tra parentesi gli ingredienti della ricetta originale dove io ho cambiato qualcosa.
La tortas cenceñas non è altro che pane azzimo secco che potete sostituire con pezzi di piadina tostati e fatti asciugare o con dei crostini. Comunque si vende on line.

gazpacho_manchego_de_la_roda

INGREDIENTI:
  • 1 petto di pollo a pezzetti non troppo grandi  (1/2 pollo tagliato a pezzi)
  • 1 cipolla

10 dicembre 2020

TARALLI FRIABILI

Taralli friabili
Questa ricetta ce l'avevo da tanto tempo da parte, non ricordo neppure chi me l'ha data anni fa, ma non mi ero mai decisa a farla. Ho continuato a fare sempre i taralli scaldati.
Quando ho visto la video lezione del mio amico Nico Acquaviva e il risultato, li ho provati subito. 
Non potevo guardare e non fare nulla.
Il risultato è molto friabile, ovvio che sono diversi da quelli scaldati, ma non meno buoni.
A loro favore hanno sicuramente la velocità di realizzazione.
Ci vuole davvero pochissimo visto che si infornano appena formati.
Io li ho fatti semplici, ma possono essere insaporiti come più ci piace.
Vi spiego subito come prepararli.

Taralli_friabili

INGREDIENTI:
  • 250 g di farina 0
  • 60 g di olio evo

16 ottobre 2020

PIZZI LECCESI

Pizzi leccesi
Oggi è 16 ottobre e come ogni anno si festeggia la Giornata Mondiale del Pane.
E Zorra come sempre si prodiga per raccogliere quante più ricette di pani provenienti da tutto il mondo.
Come ho già fatto qualche anno fa con le Pucce alle olive quest'anno dò il mio contributo a questo evento con un altro pane salentino, i Pizzi leccesi.
Se devo essere precisa questi che ho preparato io con zucchine, cipolla e pomodori si chiamano Sceblasti come mi ha spiegato la mia cara amica Stefania, i Pizzi sono solo con cipolla e pomodori, ma se andate in un qualunque panificio salentino e chiedete i pizzi vi daranno questi paninetti che ora vi spiego subito come fare a casa.

pizzi_leccesi

INGREDIENTI:
  • 500 g di semola rimacinata
  • 380 g di acqua tiepida circa

7 luglio 2020

BOMBETTE

Bombette
Questo è un tipico cibo pugliese che chi viene in Puglia deve assaggiare per forza, quasi come le orecchiette.
Per chi non le conoscesse sono degli involtini di carne di maiale farciti e possibilmente cotti alla brace, ma il risultato è di tutto rispetto anche se sono cotti nel forno come nel mio caso.
La farcitura è variabile secondo il gusto di ognuno.
Io le mie bombette le ho farcite con Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP e vi garantisco che mangiandole sentirete un'esplosione di gusto in bocca.
Le più tipiche sono farcite con formaggio filante tipo scamorza.
Io le ho preparate con la lonza di maiale che è più magra, ma le tradizionali andrebbero fatte con il capocollo di maiale.

involtini_tipici_pugliesi

INGREDIENTI:
  • 20 fettine sottili 2 o 3 mm di lonza di maiale 
  • 1 grossa cipolla rossa di Tropea (Delizie Vaticane)

6 giugno 2020

SEPPIA RIPIENA AL FORNO CON PATATE

Seppia ripiena al forno con patate
Questa è una pietanza che a Bari si mangia tipicamente la domenica delle Palme, ma visto che qui a casa piace a tutti e che le seppie sono fra le poche cose provenienti dal mare che mangio ho deciso di prepararle un po' più spesso e non solo una volta all'anno.
Infatti trovare qui la ricetta delle seppioline alla griglia.
È davvero semplicissima da preparare e comoda perché si prepara tutto prima e poi si mette in forno all'ultimo momento.
Io preferisco farmi pulire le seppie dal mio pescivendolo di fiducia invece di stare lì ad impazzire fra pelle, osso e sacca del nero.
Io ho preferito delle seppie piccole in modo da prepararne una a testa
È molto scenografico anche prepararne una unica grande e poi servirla tagliata a fette contornata dalle patate.
Io le patate le lascio abbastanza morbide ma sei voi volete potete anche tenerle di più in forno in modo da farle abbrustolire un po'.

secondo_pesce_saporito_sostanzioso

INGREDIENTI:
  • 4 seppie medio piccole
  • 2 uova intere

28 marzo 2020

EMPANADA DI MARIFÉ

Empanada di Marifé 
Oggi è il 28 marzo e il mio blog compie 9 anni, compleanno ai tempi del coronavirus.
Credo sia comprensibile la scarsa voglia di pubblicare sul mio blog. 
Vedo che in tanti continuano a scrivere e fare dirette, ma io non riesco a provare il desiderio di mettermi a sistemare set fotografici, fare foto carine e ben studiate e tanto meno scrivere tutto carino e accattivante.
Questo non significa che io non stia cucinando, ma di certo non sto creando niente di trascendentale e troppo elaborato tenendo conto che sto uscendo massimo una volta alla settimana per fare la spesa. 
Come richiestoci dal governo esco solo quando mi è strettamente necessario e quindi cerco ci preparare dei pasti con quello che ho in dispensa e in frigo.
Questa ricetta mi è stata data da un'amica spagnola di mio figlio che vive nella regione de La Mancia, appunto Marifé, che lo scorso anno è stata qui in Erasmus. Appassionata anche lei di cucina abbiamo fatto uno scambio di ricette. 
Io non avevo ancora fatto l'empanada di cui mio figlio mi aveva spesso parlato con entusiasmo perché la sua amica l'aveva preparata e lui l'aveva mangiata.
Con la noia che ci sta assalendo tutti ho avuto la richiesta di preparare l'empanada da mio figlio e visto che è davvero semplicissima e veloce mi sono prodigata per accontentarlo e quindi eccomi qui a scrivere di nuovo un post per onorare il mio blog nel giorno del suo compleanno.
La cucina spagnola a noi piace e io ogni tanto cucino la paella.
Ora non perdo altro tempo e vi racconto come ho preparato l'empanada.
Chiedo scuso in anticipo per le foto che per il motivo che ho esposto ho fatto al volo.
La ricetta originale che ho avuto prevede il "tomate frito" che all'aspetto è passata di pomodoro, ma da noi non esiste.

rustico_spagnolo

INGREDIENTI:

  • 2 rotoli di pasta sfoglia pronta rettangolare
  • circa un bicchiere di passata di pomodoro pronta

7 agosto 2018

PITA DI BIETOLE E FETA

Pita di bietole e feta
Quando penso alla Grecia mi vengono in mente tutte le bontà che si possono mangiare lì.
Mi sono sempre chiesta come fanno quasi tutti quelli che vanno in Grecia a dire di aver sofferto la fame. Io sono sempre tornata con del peso in più. C'è poco da fare, io continuerò sempre a dire che in Grecia si mangia davvero bene. 
Certo è che non è come in Italia. Il cibo ovviamente è diverso ed è giusto che sia così, ma dire che si mangia male, questo no, non l'accetterò mai.
Chiacchierando con i miei amici Saki e Anita ho avuto delle dritte su come preparare piatti tipici. A dire la verità più da saki che è greco. Anita è la moglie, ma barese come me.
Ecco, come al solito mi sono persa in chiacchiere.
Questa ricetta me l'ha data lui, Saki, e non finirò mai di ringraziarlo, è troppo buona e veloce.
Dico veloce perchè io uso la pasta fillo comprata, se la dovessi fare io a mano ci metterei senza dubbio di più.
La cosa davvero comoda è che la verdura in questa pita va a crudo e quindi basta ripulirla, lavarla e tagliarla a pezzi.
Ah, dimenticavo, in questo caso per pita si intende una pizza rustica.
Ora vi spiego come preparare la pita di bietole e feta.
Le foto del passo passo di riferiscono ad una pitta molto piccola che ho fatto con dei fogli di pasta fillo che mi erano avanzati e non potevano essere conservati perchè si seccano molto facilmente e poi li avrei dovuti buttare.

rustico_grecia_feta_verdure

INGREDIENTI:
  • 6 fogli di pasta fillo
  • 1 kg di bietole piccole

3 ottobre 2016

RÖSTI DI PATATE

Il rösti di patate mi ricorda sempre la montagna che io amo tanto. E' proprio in montagna che io l'ho mangiato la prima volta. 
Di una semplicità estrema, il rösti di patate è gradito sempre a tutti. 
Dovrebbe essere un contorno, ma a me piace mangiarlo anche da solo accompagnato da una buona insalata e lo faccio diventare una cena leggera.
Ci vogliono solo 3 ingredienti: le patate, l'olio evo e il sale. Se non è questa una ricetta semplice.
Io qui l'ho realizzato con l'aiuto di un coppa pasta e ho ottenuto delle monoporzioni, ma si può tranquillamente fare uno unico, grande direttamente in padella.
Ricordiamoci una cosa fondamentale: mai sciacquare le patate una volta tagliate.
Per le quantità si va ad occhio in base a quanti rösti di patate vogliamo fare.

patate_contorno_montagna

INGREDIENTI:
  • patate
  • olio evo q.b.

19 aprile 2016

CALZONI DI RICOTTA DOLCI DI ORNELLA

I calzoni di ricotta dolci di Ornella mi sono sembrati la proposta giusta per il tema di questo mese della rubrica Cucina e territorio di casa nostra.
Già, siamo di nuovo al momento dell'uscita e il tema di aprile è "Pasta ripiena in tutti i sensi".
In provincia di Bari pasta ripiena nel senso stretto della parola non ne abbiamo. Abbiamo i timballi di pasta al forno farciti nelle più svariate maniere, ma io cercavo una ricetta di pasta ripiena che potesse competere con le più classiche.
Mi sono ricordata che la mia amica Ornella Mirelli tempo fa mi aveva dato questa sua ricetta ereditata dalla mamma. Lei è molto gelosa di questa ricetta, perchè ce ne sono tante in giro, è una ricetta tarantina, ogni famiglia ha la sua, ma questa è la versione personalizzata di sua madre.
La caratteristica di questi calzoni è il ripieno è di ricotta e zucchero, ma il condimento è ovviamente salato essendo un primo piatto. 
Tradizionalmente vengono conditi con il ragù o con il sugo semplice di pomodoro. Io ho optato per il sugo semplice.
Solitamente questi calzoni, a Taranto, vengono preparati per Carnevale, ma ora anche in altre occasioni.
Non sono un piatto esclusivamente tarantino, anche in altri posti vengono preparati con delle differenze, però, soprattutto nel ripieno.
Per maggiori informazioni sulla storia di questi calzoni vi rimando al post di Ornella.
Ora vi dico come li ho preparati, spero Ornella approvi la mia preparazione che segue fedelmente la sua.

pasta_ripiena_tarantina

INGREDIENTI:
(per la sfoglia)
  • 500 g di semola di grano duro
  • 1 uovo intero

12 maggio 2015

RICETTA FOCACCIA CON LE RAPE STUFATE

La focaccia con le rape stufate è una variazione della focaccia barese. Date le mie idee sulla focaccia barese, mai mi sarebbe venuto in mente di proporre come titolo Focaccia barese  con le rape stufate anche se in effetti è una focaccia è qualcosa di molto simile. All'aspetto potrebbe esteriore potrebbe sembrare una focaccia barese venuta appena più alta, ma al taglio si nota subito che è farcita dalle rape stufate che comunque sono un altro piatto tipico barese, cucinate da crude direttamente in padella. Non ci posso credere! Ero convinta di aver pubblicato la ricetta delle rape stufate, ma cercandola ora ...non c'e!!! >_<
Io le cucino in padella da crude, perchè mi risultano più saporite. Molti le ripassano in padella dopo averle bollite. Ognuno può fare come crede. Io vi indico il mio metodo di cottura.
E vabbè, quanto prima cercherò di sopperire a questa mancanza.
Ma veniamo a noi e a questa focaccia farcita.
La ricetta della focaccia è quella che trovate qui.
Ma vediamo cosa ci serve per fare la focaccia farcita con le rape stufate.

FOCACCIA CON LE RAPE STUFATE

INGREDIENTI:
  • per la focaccia guardate la ricetta a questo link
  • 1 kg di cime di rape

7 maggio 2015

PAELLA VALENCIANA - a modo mio

La paella valenciana l'ho preparata tanto tempo fa e solo di recente mi sono resa conto di non averla ancora messa qui sul blog. 
Se parliamo di paella ci viene subito in mente la Spagna, ma la la paella è originaria di Valencia.
Il nome paella deriva dalla parola latina "patella" che vuol dire padella. Infatti questo piatto si cucina tradizionalmente il una padella di ferro a bordo basso e con due manici chiamata paellera.
Come tutte le ricette popolari tradizionali non ce n'è una precisa, ogni famiglia ha la sua ricetta che comunque varia in base a quello che si trova in casa in quel momento. La paella nasce infatti nelle case più povere dove si arrangiavano con gli avanzi di carne che raccoglievano nelle cucine dei ricchi a cui aggiungevano il riso e le verdure che avevano in dispensa. Ne veniva fuori un piatto unico e saporito come tanti piatti popolari che le donne erano in grado di preparare davvero con pochissimi ingredienti poveri a disposizione. La ricetta tradizionale prevede l'uso della carne di pollo e di coniglio. Io ho preferito usare pollo e maiale, poichè qui a casa mia non gradiamo molto la carne di coniglio. Per il resto mi sono basata sulla paella valenciana che ho mangiato a Valencia e sulle ricette avute da amici spagnoli.

PAELLA VALENCIANA

INGREDIENTI:
  • 400 g di riso Arroz Bomba o, in mancanza, vialone nano
  • 200 g di petto di pollo a dadini

15 aprile 2015

PASSATELLI IN BRODO (a modo mio)

I passatelli in brodo, a modo mio, li ho preparati una decina di giorni fa, quando il freddo invernale ci ha fatto di nuoco visita per qualche giorno. So che ora fa piuttosto caldo, ma mica potevo aspettare a pubblicare la ricetta che arrivasse di nuovo il freddo!
E allora vi voglio spiegare come ho fatto i passatelli, ovviamente in brodo, prendendo spunto dalle ricette di Alessandra, un'amica romagnola carissima, e di Danilo, un carissimo amico emiliano. Ovvio che ognuno ha la sua ricetta ed io mi sono dovuta arrangiare per riuscire a fare qualcosa di simile a quello che ho sempre visto in giro. Poi ho mandato a loro, i miei esperti, le foto dei miei passatelli e mi hanno detto che erano venuti perfetti.
Per le dosi, come mi hanno anche detto loro, sono andata un po' ad occhio, ma ho cercato di tenere delle proporzioni per potervi lasciare delle indicazioni di massima.
Su suggerimento di Danilo ho preso come unità di misura una tazza da latte.
Per ottenere i passatelli esistono degli attrezzi appositi, ma si possono anche fare con lo schiacciapatate. Io ho usato lo schiacciapatate.
Ah, quasi dimenticavo...la mia amica Ornella mi conceda l'uso del nome del suo blog nel titolo! 

PASSATELLI IN BRODO

INGREDIENTI:
  • 2 tazze di pangrattato
  • 3 tazze di parmigiano o grana grattugiato

1 settembre 2014

PANZEROTTI PICCANTI

I panzerotti piccanti, protagonisti di questa ricetta non sono i primi che potete vedere sul mio blog. I baresi sanno che i panzerotti, per noi, sono un cibo da strada esattamente come la focaccia barese. quindi perchè non proporre delle alternative di ripieno? E allora eccomi qui a fare esattamente questo. La regola per stabilire la quantità di mozzarelle, è considerare pari peso di farina e mozzarelle.


INGREDIENTI:
(per la pasta)

  • 1 kg di farina 00
  • 1 cucchiaio di strutto o burro

4 maggio 2014

FOCACCIA BARESE DI NUOVO ... CON VIDEO

Non so quante ricette ho pubblicato della focaccia barese, ma mi sono resa conto che questa che ormai faccio sempre non l'avevo ancora pubblicata. Ecco allora che mi sono data da fare pure a preparare il video di tutti i passaggi e credo in questo di rispondere a tutti vostri i dubbi in merito alla preparazione della focaccia barese. 


INGREDIENTI:
(per una teglia da 40 cm)
  • 500 g di farina 0

4 novembre 2013

RICETTA FOCACCIA BARESE ... PERFETTA

Io sono barese e di focaccia me ne intendo. Il nostro street food più tipico è proprio la focaccia barese. Sin da piccoli impariamo a godere di questa prelibatezza e ad apprezzarne le diversità. Quella fatta in casa raramente viene come quella che si compra dai panifici e non per questo è meno buona. Io credevo fosse solo una questione di temperatura del forno, ma la certezza di cosa crea la differenza davvero non la conosco. Eppure seguendo un consiglio della mia cara amica Ornella di Ammodomio sono riuscita ad ottenere quella che ho definito la focaccia perfetta! Che vi devo dire? Era praticamente come quella che si compra dal panificio, lo stesso cordone saporito e croccantino, con quel po' di nerastro all'estremità del cordone che è di un buono che solo chi ha mangiato la vera focaccia barese conosce. Il merito va anche alla caratteristica teglia di ferro che va fatta bruciare in forno prima di utilizzarla per la prima volta. Beh, ci sono tanti fattori che intervengono nella riuscita della focaccia e vi posso garantire che non serve una planetaria soprattutto se aggiungete la patata lessa. Io non ce l'ho, ho lavorato la focaccia a mano con una spatola e il risultato è stato quello che vedete. Una cosa va detta: per la vera focaccia barese non esiste una ricetta depositata alla Camera di Commercio, ognuno ha la sua ricetta, nell'ambito della stessa famiglia ci possono essere varianti e ricette diverse, io stessa ne faccio tante. Io ho già pubblicato la ricetta della focaccia barese con il lievito madre. La focaccia può essere col pomodoro e senza, con l'origano e senza, con le olive e senza, ma non può essere più alta di 2 o 3 cm e i pomodori, se ci sono, vanno rigorosamente tagliati a metà, spremuti sulla focaccia e messi con la pelle verso l'alto per preservare l'umidità dello stesso pomodoro. Può essere fatta col lievito madre o con quello di birra, con le patate o senza, ma deve essere sempre bassa, croccante sotto e morbida e umida sopra. La focaccia tipica barese è però quella con pomodori, olive con il nocciolo e origano. Ora vi spiego come ho fatto. 


INGREDIENTI:
(per una teglia da 40 cm di diametro)
  • 500 g di farina 00

17 ottobre 2013

RICETTA ORECCHIETTE CON I PEPERONI CRUSCHI (orecchiette cu i pep crusc)

La mia storia con i peperoni cruschi è iniziata quando sono andata a trovare la mia amica Barbara C. nella sua bella Lucania. Noi eravamo amiche virtuali, ci eravamo conosciute su Facebook. Se mi chiedete come non me lo ricordo. Su mio consiglio e insistenza ha aperto una pagina e poi un gruppo su Facebook con cui far conoscere la sua terra e sempre consultandosi con me si è lanciata nella partecipazione di concorsi fotografici nazionali della Rai. Ha raggiunto dei risultati di tutto riguardo, seconda per ben due volte. Ma torniamo alla nostra amicizia. Ci sentivamo quasi tutti i giorni per telefono e dopo un po' abbiamo deciso di incontrarci e conoscerci di persona e così sono andata a passare tre giorni in sua compagnia nella sua bella Lucania. Ha accolto me e mio marito a casa sua come fossimo amiche da sempre. Vi assicuro che la cosa mi ha strabiliata. E' una persona davvero eccezionale e una grande amica. Siamo arrivati per pranzo e lei aveva preparato tutti piatti tipici della sua terra...fagioli di Sarconi,  il canestrato di Moliterno, i peperoni cruschi e tanto altro. Oggi vi parlerò solo dei peperoni cruschi. Li ho usati per fare un buon piatto di orecchiette con i peperoni cruschi, secondo la ricetta tradizionale che mi ha dato Barbara. Forse non tutti sanno che i peperoni cruschi sono i peperoni rossi dolci di Senise che si fanno seccare in collane per poterli conservare molto a lungo.


INGREDIENTI:
  • 400 g di orecchiette fresche 

1 ottobre 2013

RICETTA BENEDETTO

Il benedetto...non pensate io sia impazzita o che oggi vi voglia parlare di qualcosa di clericale. Il benedetto è un'antica ricetta della tradizione barese, il tipico antipasto del pranzo di Pasqua che non deve mancare sulle tavole dei baresi. Io mi chiedo sempre il perchè determinati piatti si facciano solo per un preciso giorno. Se un piatto è buono io lo faccio quando mi va. Ecco perchè oggi vi propongo il benedetto. 
Non c'è una ricetta precisa e codificata. Ogni famiglia compone questo piatto secondo le proprie abitudini, ingredienti fondamentali e necessari per il benedetto sono la ricotta, l'arancia e la soppressata. L'arancia può essere bionda o rossa, la ricotta può essere vaccina, di bufala o di pecora e la soppressata dolce o piccante, l'importante è che gli ingredienti siano di ottima qualità. Per questo io uso sempre soppressata di Calabria DOP, leggermente piccante, che dona al piatto un gusto molto particolare. In più usando un prodotto DOP sono sicura di cosa porto in tavola, poichè dietro quel marchio c'è la certezza del controllo da parte del Consorzio di Tutela dei Salumi di Calabria DOP e dell'ISIT
Il benedetto che vi propongo è una versione leggermente riveduta nella presentazione con l'aggiunta di granella di mandorle che aggiungono una nota croccante al piatto.


INGREDIENTI:
  • 1 arancia bionda
  • 1 fuscello piccolo di ricotta di bufala
  • 1 soppressata di Calabria DOP
  • un po' di granella di mandorle

PREPARAZIONE:

Pelare a vivo l'arancia e tagliarla a fette spesse circa 1 cm. Spellare la soppressata e tagliarla a fette spesse 1/2 cm. Mettere la ricotta in una ciotola, lavorarla con una forchetta fino a ridurla in una crema liscia ed omogenea e riempire con questa crema una sac a poche con una bocchetta a stella. Incominciare ora a comporre il benedetto direttamente nel piatto di portata. Creare delle torrette con una fetta di arancia, sopra porre una fetta di soppressata e terminare con un ciuffo di ricotta. Cospargere con la granella di mandorle e porre in frigo per una mezz'oretta. Servire ben freddo.

19 dicembre 2012

RICETTA CANEDERLI DI GRANO SARACENO CON FONDUTA

I canederli credo siano il piatto di montagna che prediligo. Ne ho mangiati e preparati di tanti tipi, ma col grano saraceno non li avevo mai fatti. La farina di grano saraceno è tipica dei montagna e quindi ho voluto provare a farli aggiungendo al solito impasto anche questa farina.

      piatto Ceramiche Tapinassi

INGREDIENTI:
  • 300 g di pane raffermo a dadini piccoli
  • 150 g di pancetta a dadini piccolissimi
  • 50 g di farina di grano saraceno Ecor (in vendita on line all'Emporio Ecologico)
  • 100 g di farina 00
  • alcuni fili di erba cipollina
  • 200 ml di panna da cucina
  • 150 ml di latte
  • 150 g di Trentigrana grattugiato
  • 1 uovo intero
  • 1 scalogno
  • 1 cucchiaio di olio evo
PREPARAZIONE:

Mettere i dadini di pane in una ciotola e aggiungere 100 ml di latte, mescolare velocemente e lasciare riposare per circa 15 minuti. Intanto mettere in una padella la pancetta, lo scalogno tritato e l'olio e far rosolare appena fino a quando la pancetta inizia a cambiare colore. Versare il contenuto della padella nella ciotola col pane e aggiungere anche le due farine. Mescolare bene con le mani per avere un composto morbido, ma compatto allo stesso tempo. dare la forma di polpetta allungata e far bollire a fiamma bassa per circa 10 minuti in una pentola larga. Mentre cuociono i canederli preparare la fonduta mettendo in una casseruola i rimanenti 50 ml di latte, la panna e il formaggio grattugiato facendo sciogliere a fiamma bassa mescolando sempre per evitare la formazione di grumi. Scolare i canederli e servirli subito ricoperti di fonduta e cosparsi di erba cipollina.