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26 febbraio 2021

FOCACCIA BARESE CON COPPA E CACIOCAVALLO

Focaccia barese con coppa e caciocavallo
Non ditemi nulla, lo so che la focaccia barese è un tormentone, ma io sono barese e per noi è oggetto di un vero e proprio culto.
E' la mia ricetta più famosa e la trovate qui.
La mia amica scrittrice Gabriella Genisi l'ha perfino inserita in alcuni suoi libri e le sono grata della fiducia che ripone nella mia ricetta.
Vabbè, in molti massacrano questo nostro street food e ne renderanno conto non di certo a noi, ma fatto sta che se in tanti hanno rifatto e continuano a fare la mia focaccia barese ci sarà pure un motivo.
lo testimoniano i commenti che mi lasciano che non arrivano solo dall'Italia.
Ci tengo a precisare per l'ennesima volta che la mia focaccia è la versione casalinga di quella fatta nei panifici di Bari. La cottura è ovviamente diversa, perché i forni casalinghi non raggiungono le alte temperature dei forni professionali e detto questo vi spiego il perché di questo nuovo post.
Premesso che la focaccia barese è ottima anche da sola, a Bari noi siamo "canarute" (golosi) e quando la mangiamo per strada o a casa la accompagniamo tipicamente con mortadella e provolone.
Io però non  mi accontento mai delle solite cose e cerco sempre nuovi accoppiamenti vincenti.
Un prodotto ottimo richiede abbinamenti con prodotti ottimi.
Da qui la scelta della coppa dal sapore delicato, ma non per questo meno riuscito e del caciocavallo.
Il caciocavallo che ho scelto è pugliese. 
Io qui ho abbinato un caciocavallo di Martina Franca stagionato in grotta dal sapore deciso, piccantino e dal profumo delicato, una perla della gastronomia pugliese.
La coppa non è un prodotto pugliese, è emiliano, ma io non mi lascio prendere troppo dal campanilismo e vi garantisco che questa che ho usato io del Salumificio La Rocca sulla focaccia barese calda ha sprigionato il suo aroma al meglio.
Da quando siamo alle prese col Covid un po' tutti ci siamo dati agli acquisti on line e personalmente ho notato come sia conveniente sia per praticità che per prezzi.
Io sono golosa di salumi e in passato grazie ai miei carissimi amici emiliani Francesca, Danilo e Celestina ho avuto modo di provare salumi che qui da me in Puglia non si trovano e ora che ho trovato questi on line non li lascio più. Oltretutto me li consegnano a casa!
L'alta qualità è qualcosa che cerco sempre e qui l'ho trovata. 
Diciamocelo. Siamo chiusi quasi completamente in casa e cerchiamo gratificazione soprattutto nel cibo e quindi se ci dobbiamo gratificare facciamolo con prodotti di qualità.
Mangiare bene ci fa stare bene e ci dà gioia e benessere.
Come al solito mi sono persa in chiacchiere. Proprio stamattina mi hanno detto che è il mio più grosso difetto, io chiacchiero troppo!
E allora ecco la mia focaccia barese con coppa e caciocavallo.
Non vi fa gola?

focaccia_barese_con_coppa_e_caciocavallo

Vi ricordo che potete trovare la mia ricetta della focaccia barese qui.

19 gennaio 2016

FRITTATA CLASSICA BARESE

La frittata classica barese è un piatto gradito a tutti ed anche con leggere varianti si parte da questa ricetta, poi è chiaro che ogni famiglia ha la sua versione preferita.
Questa che vi propongo ha come unico aroma un po' di prezzemolo tritato, la base invece e di uova, formaggio grattugiato e pane ammollato. Io uso ammollare il pane nell'acqua per lasciare la frittata più leggera, ma in molti lo bagnano nel latte. Come tutte le ricette popolari la frittata ha varianti infinite.
Solitamente se ne fa una unica per tutta la famiglia e poi viene tagliata a spicchi.
Oggi è 19 ed io ho scelto questa ricetta per la raccolta mensile Cucina e territorio di casa nostra il cui tema di gennaio sono le uova.

frittata_alla_barese

INGREDIENTI:
  • 6 uova intere
  • 12 fette di pane in cassetta

19 dicembre 2015

LAMPASCIONI INDORATI E FRITTI

I lampascioni indorati e fritti sulle tavole baresi a Natale non possono mancare. A dire il vero ci deve essere fritto di tutti i generi: baccalà, carciofi e chi più ne ha più ne metta. 
Dei lampascioni fritti ne ho già parlato qui, ma questi che vi spiego oggi sono davvero un classico delle nonne. 
Io me li ricordo da sempre come portata a tutto pasto nelle feste di Natale. Perchè ho detto a tutto pasto? Perchè possono essere mangiati come antipasto, come contorno o come "di più". Quindi, di solito, vengono fritti sul momento e portati in tavola insieme agli antipasti e poi rimangono lì a disposizione dei commensali che ne mangiano appena ne hanno voglia.
Oggi è 19 ed è il giorno delle ricette regionali. Insieme alle amiche con cui creiamo ogni mese la raccolta di Cucina e territorio di casa nostra abbiamo scelto come tema Le ricette di Natale della nonna. I lampascioni indorati e fritti ne fanno parte a pieno titolo. 
Per le dosi si va a piacere, perchè dipende dalle quantità che uno vuole preparare.

lampascioni_indorati_e_fritti

INGREDIENTI:
  • lampascioni
  • uova

19 ottobre 2015

RICETTA MINESTRA DI CECI NERI E CAVATELLI

La minestra di ceci neri e cavatelli è un piatto tipico delle mie parti, perchè i ceci neri si coltivano esclusivamente sulle Murge, particolarmente sulla Murgia barese.
I ceci neri sono leggermente più piccoli di quelli chiari e sono anche più ricchi di ferro. Hanno una cottura leggermente più lunga di quelli chiari e anche il gusto è diverso. 
Il loro sapore ripaga, comunque, della lunga cottura. Piatto della tradizione contadina, vede l'abbinamento dei ceci neri ai cavatelli freschi fatti a mano. Se non sapete fare i cavatelli a mano basta comprarli da un pastificio.
Oggi è 19 e quindi è il giorno delle ricette regionali della tradizione che insieme alle amiche raccogliamo per Cucina e territorio di casa nostra. Questo mese il tema è "Ricordi autunnali in pentola" ed io ho deciso di contribuire con questa minestra. 
Personalmente la faccio poco brodosa, perchè a casa mia piace così, ma si può tranquillamente lasciare più liquida.

MINESTRA DI CECI NERI E CAVATELLI

INGREDIENTI:

  • 250 g di ceci neri
  • 300 g di cavatelli freschi

14 ottobre 2015

RICETTA OLIO SANTO ... ovvero olio al peperoncino

L'olio santo dalle mie parti è sempre presente in ogni casa. Beh, cosa è l'olio santo l'ho scritto nel titolo, e credo che si chiami così anche in altre regioni del sud Italia. 
Sulle origini del nome non ci sono informazioni certe. Alcuni dicono che dipenda dal fatto che per fare l'olio santo si usasse l'olio migliore che era anche quello donato al clero per le funzioni religiose. Altri dicono che l'infusione dei peperoncini nell'olio per renderlo piccante si definisce santificazione. Altri ancora dicono che il nome derivi dai santi che vengono invocati invano da chi mangia pietanze condite con l'olio santo e non gradisce molto il piccante...beh quest'ultima credo sia davvero una spiegazione molto popolare.
Comunque sia, qui a casa mia lo adoriamo tutti e quest'anno ne ho preparato uno piccantissimo grazie ad un mix di peperoncini esotici freschi che mi sono stati regalati da un amico. 
Ho seguito i consigli di un'altro amico, molto preparato nel campo per prepararlo e che, devo dire, mi ha dato ottimi risultati.
Volete sapere come ho fatto? Continuate a leggere...

OLIO SANTO

INGREDIENTI:
(non ci sono quantità precise, si va un po' a gusto)

  • peperoncini freschi
  • olio evo di ottima qualità q.b.

19 settembre 2015

RICETTA VINCOTTO DI UVA

Il vincotto di uva è la mia ricetta per per la raccolta di settembre di Cucina e territorio di casa nostra "I frutti della terra".
Il vincotto fa parte della mia infanzia e dei ricordi di fine estate quando ci si dedicava alle conserve per l'inverno. 
Il grosso del lavoro lo facevano mia madre e mia nonna, ma io seguivo tutto sempre con molta attenzione e mi piaceva tantissimo quando mi permettevano di mettere anche le mie manine a disposizione per aiutarle. 
Fare il vincotto richiede un lavoro lungo, ma in tutte le case baresi non può mancare, perchè a Natale serve per fare le cartellate, il nostro dolce tipico natalizio.

VINCOTTO DI UVA

INGREDIENTI:
  • uva bianca matura (per fare un litro di vincotto occorrono circa 4 kg di uva)

3 aprile 2015

FOCACCIA BARESE GLUTENFREE

La focaccia barese senza glutine non l'ho preparata io, ma La banda dei broccoli. Non potete immaginare la mia sorpresa quando ho visto le foto e la ricetta della mia focaccia adorata in versione per gli intolleranti al glutine. Non è casuale il fatto che abbia deciso di condividere oggi questa ricetta. Tutti i miei lettori che non possono mangiare glutine e che devono fare la classica scampagnata fuori porta per Pasquetta, possono approfittarne per provare la focaccia barese glutenfree. L'aspetto è decisamente molto simile a quello della mia focaccia, la vedete qui, e finalmente tutti potranno gustarla!
Per la ricetta vi rimando qui, nel blog La banda dei broccoli. 


Ah...dimenticavo! 
Il 28 il mio blog ha compiuto 4 anni! Grazie a tutti voi che mi leggete e seguite sempre. E' anche per voi che continuo a scriverlo...
Non ho scritto post dedicati, magari con una torta, perchè sinceramente ho festeggiato i suoi 4 anni prendendomi qualche giorno di vacanza dal blog.

18 novembre 2013

RICETTA ANCORA FOCACCIA BARESE

Che vi devo dire? Ormai per me è diventata una fissa quella ti riuscire a fare la focaccia barese in casa. Nonostante gli ottimi risultati già ottenuti e stimolata da tutte le polemiche che imperversano sul web, sono sempre più decisa a trovare la ricetta di sicura riuscita in casa. Prima di tutto volevo specificare che le dosi che dò in ogni ricetta della focaccia possono variare per quanto riguarda le quantità di acqua, poichè dipende dalla farina e dalla giornata più o meno umida. Questo lo voglio specificare, perchè ieri c'è stata una mia lettrice che ha provato a fare la focaccia dell'ultima ricetta che ho pubblicato e l'impasto le è venuto molto liquido...molto probabilmente la colpa è stata del tempo umido che c'è ovunque da qualche giorno. Premesso questo, cercate di aggiungere l'acqua un po' alla volta in modo da fermarvi per tempo se vedete che l'impasto diventa troppo molle, deve risultare molto morbido e colloso, ma non liquido.


Qualche giorno fa ho fatto una nuova focaccia usando una pallina di pasta di riporto del pane con lievito madre che avevo fatto il giorno prima. Ne avevo sentito parlare tanto. Mi avevano detto che i lievitati con la pasta di riporto esplodevano in poco tempo e raddoppiavano il volume velocemente. Io non mi sono fidata e ho aggiunto all'impasto pochissimo lievito di birra secco. A impasto lievitato mi sono resa conto che era stato inutile.